approvato il regolamento in materia di governo del territorio

Nella seduta di Consiglio regionale odierna è stato approvato il Regolamento attuativo della Legge regionale 5 del 2024; con questo voto si chiude il processo di riforma delle norme del Governo del Territorio della Regione Campania, iniziato con la approvazione della Legge regionale 13/2022 sulla Rigenerazione urbana.

Il Regolamento approvato aggiorna il precedente regolamento che risaliva al 2011, e fornirà ai comuni indicazioni sulle procedure urbanistiche aggiornate dalla legge 5/2024, e una serie di altri importanti strumenti a disposizione dei comuni e dei tecnici campani, come: la perimetrazione di individuazione del territorio urbanizzato e rurale sulla base delle definizioni dell’articolo 2 bis della L.R. n. 16/2004, lo schema di Regolamento Urbanistico Edilizio Comunale- RUEC; ed infine le linee guida in materia di Aree Produttive Ecologicamente Attrezzate (APEA), di cui all’articolo 26 del d.lgs. n. 112/1998. Il testo del Regolamento era stato approvato con Delibera di Giunta n. 377 del 16 giugno scorso ed è stato emendato dal lavoro della IV Commissione regionale.

"Si tratta di un'altra importante passaggio, stavolta definitivo nel segno della semplificazione e della sburocratizzazione, che va incontro alle esigenze pratiche dei Comuni della Campania", ha dichiarato il Presidente Vincenzo De Luca.

L’approvazione da parte del Consiglio regionale del nuovo Regolamento – dichiara l’Assessore Bruno Discepolo - sancisce la fine di un percorso virtuoso iniziato già nella precedente legislatura e dota la Campania del quadro normativo più aggiornato, nella materia del Governo del Territorio, di tutte le regioni italiane. Si abbandona definitivamente la strada dell’espansione urbana illimitata e all’interno di un processo di semplificazione procedurale si affermano pienamente i nuovi paradigmi del contrasto al consumo di suolo e della promozione della rigenerazione urbana. Un risultato importante che è stato reso possibile grazie all’impegno e alla condivisione della struttura regionale, della IV Commissione consiliare, e di tutte le forze politiche e i soggetti – Associazioni, Ordini professionali, Università – che a vario titolo hanno dato un contributo alla redazione dei diversi strumenti normativi e regolamentari.”

15 settembre 2025


 
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